Una storia adulta.

Da una settimana viene in classe con noi Blerim, un ragazzo albanese finito ai domiciliari dopo una rissa.
La sua assistente sociale parla di lui come di una perla rara nel triste scenario del reinserimento. E, in effetti, Blerim, è un ragazzone d’oro, che non vedeva l’ora di avere uno spazio di relazione, di cura e di affetto, come la nostra classe colorata sa essere.

Ieri era il suo primo giorno.
Dopo tre ore in classe con Valentina, l’altra educatrice, ha accettato di farsi offrire un caffè.

E allora, Blerim – gli ha chiesto Valentina – come ti sei trovato?

Bene, bene – ha risposto timidamente lui – ma, sai, non penso che quando avrò finito i domiciliari resterò in Italia.

Perché? – ha chiesto Valentina- c’è una ragione precisa?

No, non c’è. Peró, a me, l’Italia… scusa se te lo dico, eh… a me l’Italia…ecco… a me,
l’Italia, non è che mi sembri un paese molto democratico.

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